L'applicazione è piuttosto semplice. Si tratta di compilare un modulo diviso in due parti.
La prima parte è intitolata "Poliedro di partenza": in essa, in un primo riquadro bisogna inserire le coordinate dei vertici del poliedro di partenza (in ogni riga, tre valori — x, y e z — separati da spazi e infine una virgola) e in un secondo bisogna indicare quali sono le facce del poliedro, tramite la specificazione dei vertici che contraddistinguono ognuna di esse.
Ad esempio. se si specifica nel primo riquadro che i vertici sono questi:
1 1 0 , 3 1 0 , 3 3 0 , 1 3 0 , 2 2 1 ,
e nel secondo riquadro che le facce sono queste:
0 1 2 3 -1 0 1 4 -1 1 2 4 -1 2 3 4 -1 0 3 4 -1
si vuole indicare che la prima faccia è un poligono che ha come vertici il primo (0), il secondo (1), il terzo (2) e il quarto (3) dei vertici specificati; il valore -1 indica che la prima faccia è completa.
Nel nostro esempio, viene definita una piramide a base quadrata: la base è il quadrato (1, 1, 0), (3, 1, 0), (3, 3, 0), (1, 3, 0), mentre il vertice è in (2, 2, 1).
Il formato per l'inserimento è stato lasciato libero al fine di agevolare un semplice copia&incolla dei dati da un foglio elettronico.
Per il poliedro di arrivo è sufficiente indicare le coordinate dei vertici (nello stesso ordine in cui sono stati inseriti nel primo riquadro), così come sono state elaborate con il foglio elettronico (anche qui, dovrebbe essere sufficiente un semplice copia&incolla).
Nell'immagine 3D risultante, il poliedro di arrivo risulterà opaco e sarà perciò distinguibile da quello di partenza, parzialmente trasparente (i livelli di trasparenza possono però essere modificati tra le opzioni avanzate).
I singoli vertici hanno colori diversi, in modo da poterli distinguere tra loro.
L'applicazione, per essere sufficientemente generica, fa uso di poliedri (IndexedFaceSet nella terminologia VRML) e non di strutture quali parallelepipedi, coni, cilindri o sfere. Per le esercitazioni del corso, infatti, ciò che più conta è la matrice delle coordinate dei vertici.
Maggiori informazioni sulla definizione dei poliedri in VRML può essere reperita nella Annotated VRML 97 Reference, dove si scoprirà l'origine delle formalità scelte per l'inserimento dei dati.
Va notato che l'applicazione non effettua nessun tipo di controllo sulla validità dei dati inseriti. Se vengono inseriti dati formalmente non validi (ad esempio, lettere al posto di numeri), verrà generato un codice VRML non valido (e il plugin di visualizzazione lo segnalerà). Se i dati sono formalmente validi ma non corretti (ad esempio, una faccia potrebbe essee definita tramite punti che non giacciono sullo stesso piano), il codice VRML generato sarà valido, ma i risultati saranno imprevedibili.